Glitter Words

sabato 8 novembre 2008

Io via, voi via, tutti via!!!



Questa frase può sembrare scontata ma vi assicuro che non è sempre vero!!!!Da quattro anni sono volontaria della misericordia di Bottegone, soccorritrice di livello base ed avanzato. Oggi ho partecipato ad un corso di BLS-D (basic life support- defibrillation) e sono diventata operatrice dae. Il dae è un defibrillatore semiautomatico che permette, prima dell'arrivo dell'als (per intendersi automedica con dottore ed infermiere), di limitare i danni anossico cerebrali ,dovuti alla mancanza di ossigeno per arresto cardiaco, poichè una volta attaccate le due piastre al paziente , analizza da solo il ritmo del paziente ed è in grado di capire se è necessario erogare una scarica o meno. Per usare questo strumento è necessario un operatore istruito, ecco perchè vengono fatti dei corsi, ed ora siccome è stato visto che il suo utilizzo è fondamentale per un intervento precoce ,questi strumenti sono stati posizionati in punti strategici, tipo vicino alle poste, alle banche in modo da diffonferne l'utilizzo. L'utilizzo del dae solitamente, se operiamo all'aria aperta, in situazioni particolari è collegato alla sicurezza dell'ambiente in cui si trova il paziente. Dobbiamo ricordarci sempre che per salvare una persona non se ne devono mettere in pericolo di vita altre, visto che abbiamo a che fare con scariche che erogate su un paziente non coscente sono positive, poichè aiutano il cuore a "ripartire" ma se attraversano una persona sana possono mandare in arresto; per cui la prima cosa da fare , quando ci troviamo a soccorre una persona che è andata in arresto, è controllare se l'ambiente è in sicurezza, altrimanti se ci sono fili a ciondolni, perdite di gas, condizioni temporali strane non possiamo operare!!!Se l'ambiente è in sicurezza si procede alle valutazione del paziente con il metodo ABCD.
A sta per arway,
B sta per braiting,
C sta per circulation,
D sta per defibrillation.
Prima di tutto lo chiamo "signore signore" se non mi risponde chiamo il 118 e comunico che non è coscente. Metto la testa in iperestensione, per evitare la caduta dlla lingua all'indietro, e guardo se ha il cavo orale libero. Faccio B e C insieme attraverso il Gas(guardo ascolto e sento) per 10s riesco a capire se respira ed ha segni di circolo.
Se ABC è negativo, cioè non è coscente, non respira e non ha segni di circolo inizio a fare in massaggio cardiaco pe 2 minuti in cui faccio 5 cicli di 30 compressioni e due insufflazioni. Se dopo il 5 ciclo non si riprende si attacca il DAE che diventa il nostro leader in quanto parla e ti dice cosa fare. Una volta aperto il dae inizia a registrare tutto quello che viene fatto, in questo senso è un'arma a doppio taglio perchè una volta concluso il soccorso va portato in centrale che acquisisce tutti i dati, quindi capiamo bene che non è affatto un giocattolo. Il primo passo da fare è quello di mettere gli elettrodi uno sulla emiascellare sin e uno sulla sottoclaveare dx. Prima di farlo bisogna assicurarsi che il paziente non sia bagnato, altrimenti lo asciughiamo, non porti cerotti per il cuore , che se attraversati dalla scarica possono prendere fuoco e ustionare il paziente, non posizionarle sopra il pace-maker e sopra i eli che se sono troppo folti si tolgono.
E' proprio adesso che è ancora più importante il discorso della sicurezza, su cui al corso ci hanno fatto una bella testa, perchè quando si attacca il dae il paziente non deve essere bagnato, quando il dae fa le sue valutazioni non lo deve toccare nessuno, ecco che torna la filastrocca "io via, voi via, tutti via", sennò potrebbe fare una diagnosi sbagliata e farci erogare una scarica quando non è necessario. Per cui tutti ci allontaniamo, non solo i presenti, amici o parenti ma anche gli operatori devono essere sicuri di non sfiorarlo sia quando valuta che quando viene erogata una scarica altrimenti anche il soccorritore viene attraversato da una corrente di 300 volt. Dopo la prima scarica si rinizia 2 minuti di bls e poi si ascolta ciò che ci dice il dae stesso.
Il dae può essere utilizzato quando si ha a che fare con un bambino che ha più di 12 mesi anche se però va preso qualche accorgimento diverso. Noi ieri abbiamo applicato queste linee guida con tutte le varianti e gli scenari possibili a dei manichini( pedritrico e adulto) ma nella realtà, anche se non mi è ancora successo, credo sia tutta un'altra cosa. Sicuramente entra in gioco il livello emotivo, che ti può far andare nel pallone, puoi aver paura, puoi saltare dei passaggi o a dare per scontato cose che vanno ben controllate, piccolezze che possono cambiare la vita tua e quella degli altri!!!per chi fosse interessato allego i file con le varie fasi, spiegate in dettaglio!!ciao ciao
......Alice.....

1 commenti:

Manuela ha detto...

Anch'io ho pertecipato al corso DAE a cui fai riferimento e sinceramente quando sono arrivata in sede volevo quasi tornare a casa.... soprattutto quando ho letto la scheda di valutazione che gli infermieri-formatori avrebbero compilato durante l'esame finale!!!!!
Alla fine però tutto è andato per il meglio e nonostante le ginocchia rosse e i vari dolori venuti a forza di fare pratica con il manichino credo che sia valsa veramente la pena partecipare!
La sicurezza poi è indispensabile!
Sembra una cosa sciocca ma in quelle situazioni non puoi e non devi fare l'eroe o i morti rischiano di essere due!
Sicurezza sempre, prima di tutto!!


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