Glitter Words

venerdì 14 novembre 2008

ICE (in case of emergency)

Ciao a tutti, voglio proporre alla vostra attenzione un’interessante iniziativa che già da qualche tempo, spopola sul web, ossia l’inserimento del numero ICE (In Caso di Emergenza) nella rubrica del proprio cellulare.
L’intenzione è quella di dare ai soccorritori (operatori delle ambulanze, alla polizia, ai pompieri, ecc.) che intervengono in caso di emergenza, la possibilità di mettersi in contatto con un parente, qualora la persona soccorsa non fosse in grado di farlo in prima persona.
Si è visto che, in occasione di interventi da parte del 118, non si sa mai precisamente chi contattare tra la lista interminabile dei numeri presenti nella rubrica del cellulare sia per identificare la persona sia per informare dell’accaduto ma soprattutto per chiedere notizie sanitarie fondamentali (gruppo sanguigno, allergie, ecc.). Nasce così l'idea di far mettere a ciascuno, nella lista dei propri contatti, la persona da chiamare, sotto uno pseudonimo predefinito.
Lo pseudonimo internazionale conosciuto è appunto ICE (=In Case of Emergency). In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare 1ICE, 2ICE, 3ICE, etc.. Il numero iniziale permette di far sì che i contatti ICE siano sempre in cima alla rubrica. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. A me personalmente sembra una buona idea (augurandomi e augurandoVi sempre di non averne mai bisogno) e voi cosa ne pensate?
Per maggiori informazioni vi invito ad andare su Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/ICE_(In_Caso_di_Emergenza




TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMACINI E RADIOTERAPIA

Questo è il corso che noi frequentiamo a Prato nella sede distaccata dell'università di Medicina e Chirurgia di Firenze. E' un corso triennale , dopo il quale si può seguire vari percorsi tipo fare un master di secondo livello oppure prendere una laurea specialistica. Attualmente, noi frequentiamo il secondo anno, siamo tirocinanti presso l'ospedale di Prato, per cui oltre a dare gli esami come in tutti gli altri corsi di laurea, dobbiamo fare dalle 900 alle 970 ore l'anno di tirocinio, durante il quale ci vengono spiegate le varie tecniche utilizate per studiare i vari distretti anatomici in radiologia tradizionale, Tc, risonanza, medicina nucleare,angiografia,radioterapia e tutti i campi in cui con il passare del tempo sono state applicate le radiazioni ionizzanti.... Ma cosa diventeremo una volta conseguita la laurea??? quali sono le regole del nostro corso di laurea??I laureati in "Tecnico di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia (TRMIR)" sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica e dell'area tecnico-assistenziale che svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità.
I laureati in T.R.M.I.R. sono abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, di risonanza magnetica nucleare nonché gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; programmano e gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature loro affidate, provvedendo alla eliminazione di inconvenienti di modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti; svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e di acquisizione di competenze comportamentali, nonché attraverso una adeguata attività formativa pratica e di tirocinio clinico. Il tirocinio clinico deve corrispondere agli standards europei sia per durata, che per tipologia degli atti programmati ed eseguiti. L'attività formativa pratica e di tirocinio clinico è svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, è coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti.
Il laureato deve conoscere i principi generali di patologia con riferimento agli aspetti pertinenti, agli effetti delle radiazioni ionizzanti e alle tecniche radiologiche, medico nucleari e radioterapiche.Deve realizzare le principali incidenze e proiezioni radiografiche e conoscere le diverse tecniche procedurali di diagnostica per immagini; deve conoscere i principi generali dell'informatica e delle applicazioni informatiche nell'area radiologica, con riferimento all'archiviazione di immagini, di referti e di dati di interesse clinico-sanitario; deve conoscere le modalità di uso diagnostico e terapeutico di radiazioni e traccianti radioattivi, nonché applicare le principali norme di radioprotezione.Deve conoscere le sorgenti di radiazioni ionizzanti e di altre energie impiegate nella Diagnostica e/o nella Radioterapia; deve conoscere le relative unità di misura, e deve essere reso edotto sulle caratteristiche principali di struttura e funzionamento delle apparecchiature utilizzate; deve inoltre essere in grado di scegliere ed utilizzare appropriate tecnologie e materiali al fine di produrre immagini radiologiche e terapie radianti.Deve apprendere i principi generali dell'interazione delle radiazioni con i sistemi viventi, le procedure di radioprotezione, decontaminazione ambientale, uso dei radionuclidi e marcatura dei radiocomposti.Deve conoscere tecnologie e materiali al fine di produrre immagini e terapie radianti ed i parametri che caratterizzano le energie utilizzate per l'estrazione delle immagini; deve inoltre acquisire le conoscenze dei sistemi di rilevazione, archiviazione e trasmissione a distanza delle immagini; deve acquisire le conoscenze tecniche per collaborare all'esecuzione di indagini di tomografia computerizzata e risonanza nucleare (R.M.).Deve conoscere le tecniche di indagini di medicina nucleare, sia statiche che dinamiche; deve acquisire la conoscenza per l'assistenza tecnica di trattamenti radioterapici; la preparazione e l'impiego di schermature e di sistemi di contenzione del paziente; deve essere informato sui principi generali della terapia radioterapia metabolica e acquisire la conoscenza per la preparazione delle dosi, per l'esecuzione di misure di ritenzione sul paziente, per l'eliminazione dei rifiuti organici, per i provvedimenti di decontaminazione.La frequenza all'attività didattica formale (ADF), all'attività didattica opzionale (ADO), alle attività integrative (AI), alle attività formative professionalizzanti (AFP) e di tirocinio è obbligatoria. Il passaggio agli anni successivi è consentito solo se lo studente ha conseguito tutte le firme di frequenza nei C. I. dell’anno precedente; gli studenti devono sostenere tutti gli esami del I Anno prima di sostenere quelli del II e tutti quelli del II anno prima di sostenere quelli del III. Per essere ammesso all'esame finale di laurea - che ha valore abilitante - lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto, ed avere avuto una valutazione positiva di tutti i tirocini.L'esame finale - sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge - comprende:

a) la discussione di una tesi, costituita da una dissertazione di natura teorico-applicativa;

b) una prova teorica e professionale abilitante, nella quale lo studente deve dimostrare di saper gestire evenienze professionali;

c) una prova pratica.
Gli sbocchi professionali sono immediati; infatti sono chiamati a svolgere la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale.

giovedì 13 novembre 2008

Facciamo 2 risate!!!!

Speranza

Oggi, Giovedì 13 Novembre, si è diffusa la notizia che un Americano di 42 anni che vive in Germania, sottoposto a trapianto di midollo osseo per curare una forma di leucemia, è guarito dal virus dell'AIDS. Come si può spiegare la cosa? I ricercatori hanno affermato che il donatore del midollo possieda una mutazione genetica che lo rende immune al virus e che, attraverso il trapianto, questa mutazione si sia trasferita sul ricevente. Ciò fa si che, nonostante il virus sia ancora presente nel corpo dell'uomo, non riesca più a penetrare nelle cellule, rendendole immuni. E' stato dimostrato che questa mutazione è presente nell'1% della popolazione europea e non è presente in quella africana, asiatica e sudamericana. Il fattore che rende possibile questo meccanismo di "chiusura" delle cellule verso il virus era già noto ai ricercatori che adesso stanno studiando con molto interesse questo caso clinico. Mentre loro studiano, a noi non resta che sperare.....................


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